Guerra, dolore e guarigione d’amore tra i petali di una pianta antichissima
Achillea: cosa significa nel linguaggio dei fiori? Dell’Achillea, simbolo di guarigione, esistono moltissime varietà, sia nane sia giganti. Sono piante erbacee e perenni che possono raggiungere anche gli 80 centimetri d’altezza. Ogni singola radice (rizoma) sviluppa numerosi fusti ricoperti da una sottile peluria. I fiori, raccolti in infiorescenze semisferiche sono minuscoli e banchi.
Il nome e le virtù medicinali
Il nome di questa pianta deriva dall’eroe greco Achille il quale, secondo quanto viene tramandato da Plinio, utilizzò le proprietà curative di questa pianta per sanare le gravi ferite di Télefo. Achille aveva appreso tali rudimentali nozioni di medicina dal centauro Chirone, suo maestro e custode di una saggezza antichissima.
Durante l’arco dei secoli l’Achillea mantenne la propria fama e nel 1700 esistevano in Inghilterra molte coltivazioni dedicate a questa specie a cui vennero riconosciute proprietà antispasmodiche, astringenti, cicatrizzanti e digestive.
Achillea: cosa significa nel linguaggio dei fiori?
Le conoscenze che abbiamo in merito al linguaggio dei fiori, che si sviluppò principalmente in Inghilterra durante l’epoca Vittoriana, sono piuttosto lacunose e in alcuni casi contraddittorie.
L’Achillea è uno di quei fiori che soffre proprio della contraddizione in cui cadono alcune interpretazioni.
Nel Linguaggio Segreto dei Fiori, compilato da Vanessa Diffenbaugh ed edito da Garzanti all’Achillea viene associato un significato molto vicino alle sue proprietà curative. Il suo fiore vorrebbe indicare infatti la guarigione di un cuore spezzato e quindi verrebbe utilizzato per comunicare messaggi in ambito sentimentale e amoroso.
Un’altra interpretazione, che deriva direttamente dallo spirito guerresco dell’eroe da cui la pianta prende il nome, indicherebbe per l’Achillea il significato di guerra, conflitto, dolore.